Progetti

L’ideazione e la realizzazione di un progetto espositivo finale è una delle peculiarità che contraddistingue l’offerta formativa della scuola. Gli spazi espositivi della galleria A plus A e luoghi alternativi della città di Venezia sono il terreno di prova per tutte quelle potenzialità creative e culturali sviluppate durante i mesi di studio. Le mostre ed eventi ideati e curati dagli studenti che frequentano la nostra scuola, infatti sono sempre il risultato di un approfondimento e di un indagine di tematiche attuali come la mutazione della città contemporanea, i cambiamenti sociali, economici e culturali della nostra epoca e le emergenze climatiche declinate nelle mostre finali da artisti locali e internazionali. L’approccio della scuola è stato da sempre sperimentale, dinamico, concreto e creativo, collaborando con gallerie, istituzioni e imprese al fine di creare un network internazionale, stimolando gli studenti a mettersi in gioco per sviluppare una capacità critica e creativa.

2023 – PUNTO ZERO –

Punto Zero. Un oggetto che voleva cambiare il mondo è la mostra curata dagli studenti della School for Curatorial Studies Venice. L’evento, frutto di un lungo percorso di formazione, è stato realizzato in collaborazione con Video Sound Art, centro di produzione e festival di arte contemporanea di Milano.

La mostra è visitabile dal 13 al 21 maggio presso l’Istituto Scuola Secondaria di I° Grado Statale “Pier Fortunato Calvi”, Istituto Comprensivo Dante Alighieri, situato tra i Giardini e l’Arsenale de La Biennale di Venezia. Un oggetto è un’entità fisica che nella sua tangibilità racchiude valori, narrazioni e memorie. È un medium ma anche un’origine, un punto di partenza per raccontare e ricordare, un punto zero. La scuola, primo luogo di socializzazione, è lo spazio in cui si esperiscono gerarchie che riflettono le dinamiche sociali. Un punto zero dove le situazioni di potere si manifestano attraverso la disposizione dei banchi, della cattedra e di altri oggetti.Gli oggetti, bacino di memorie individuali e collettive, diventano, negli interventi degli artisti, altrettanti strumenti di riattivazione dei ricordi ed elaborazione di nuove forme relazionali.

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2022 – SUPAVENEZIA – un progetto dell’artista Sarah Staton.

SupaVenezia esplora la pratica dello shopping come attività sociale, comunitaria, politica ed economica, mettendo in discussione i meccanismi neocapitalistici del mercato dell’arte. SupaStore ricalca l’idea di mercato esponendo un vasto numero di opere in edizione di multipli: un mezzo per rendere l’arte più accessibile sul versante economico e che ci invita a riconsiderare gli ideali di esclusività e autenticità. Le opere esposte, molte delle quali ideate appositamente per la mostra, abbattono così le barriere che intercorrono tra mercato dell’arte e visitatori, proponendo prezzi più accessibili e alla portata di tutti. More info

Exhibition view – photo by Mark E. Smith

2022 – Non Playable Character è una mostra realizzata in collaborazione con The Fairest – iniziativa berlinese lanciata nel 2021 da Eleonora Sutter e Georgie Pope –  organizzata presso le aule della Scuola Secondaria di I° Grado Statale“Pier Fortunato Calvi”, situata in via Garibaldi dal 18 al 30 aprile. La mostra si è posta l’obiettivo di analizzare la funzione che il gioco ha da sempre occupato nell’esistenza umana, presentandole sue possibili e molteplici declinazioni. Attraverso il percorso espositivo, sviluppato tra gli ambienti della palestra e delle varie aule dell’Istituto, il visitatore era portato a utilizzare varie chiavi di lettura con cui interpretare la natura del gioco, esaminando i legami che quest’ultimo ha con le varie discipline umane. I 40 artisti coinvolti, provenienti dal panorama artistico veneziano e internazionale, hanno presentato diverse interpretazioni del tema, relazionandosi non solo con i visitatori della mostra ma anche con gli studenti dell’Istituto, attraverso un programma di performance, incontri e attività didattiche.

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2021 – G21 : What The F%$K Is Prosperity?

Il progetto si è ispirato al concetto di prosperità, uno dei tre obiettivi dell’ultimo G20 insieme a “persone” e “pianeta”, e ha l’ambizione di sollecitare una risposta all’approccio elitario del summit attraverso il contributo di 60 artisti locali e internazionali a cui è stata posta la domanda: ma cos’è la prosperità??La mostra dialoga infatti con un concetto mutevole e non univoco che ha avuto un ruolo centrale nella storia dell’umanità, rappresentato attraverso numerose e diverse iconografie, ed esplora l’interpretazione che ne danno oggi sia gli artisti che il pubblico invitato per l’occasione ad esprimere la propria opinione su bacheche posizionate nelle varie sedi. G21, infatti, vuole offrire a quell’enorme 1 non interpellato, le comunità e le persone appunto, un’opportunità per poter esprimere la propria opinione attraverso l’arte.

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2021 – Unlikely

Cosa significa improbabile? Ciò che riteniamo quasi impossibile che avvenga, fino a quando esso non si verifica.Eppure, simili eventi accadono in continuazione.Ci sono fenomeni catalogati come improbabili che concernono l’intero pianeta e vengono ignorati per la loro rarità, ma che riguardano ognuno di noi. Questa mostra vuole essere uno studio di quei rischi che pur sembrando improbabili e remoti sono sempre presenti, guardandoli attraverso l’occhio dell’arte, in grado di rendere visibile ciò che ancora non lo è.

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2020 – Whatever it takes

Il progetto ideato a gennaio 2020 già prima dell’emergenza Coronavirus — esclude l’utilizzo di tutte le valute esistenti, per rendere evidente quello che durante i mesi del lockdown è diventato una certezza per tutti: la vera sostanza delle nostre economie è il bisogno concreto, una situazione di reale interdipendenza tra persone. La mostra si è sviluppata in un mercatino del baratto dove la moneta è stata bandita dagli scambi che sono avvenuti direttamente tra gli artisti e i visitatori.

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2019 – Anecdotes On Origin
Anecdotes on Origin esplora un concetto permeabile come quello di origine, genesi di attività gnoseologiche e fonte di dubbi antropologici. La mostra, infatti, rintraccia nell’erosione di diversi concetti sovrani di origine delle prospettive diverse, che corrompono la predeterminazione dettata dal tempo e dalla storia. A livello globale, da tempo immemore, la storia delle origini, insieme alla mitologia, crea una struttura di valori che viene utilizzata per navigare o interpretare l’esistenza nel suo sviluppo.

Artisti invitati: Lea Cetera, Beth Collar, Jeschkelanger, Ella Littwitz, Arash Nassiri.

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2019 – Handle with care

Handle with Care è il risultato della ricerca durata sei mesi che gli studenti della School for Curatorial Studies Venice presenteranno dal 18 Aprile al 15 giugno Venezia, in concomitanza dell’apertura della 58° Biennale d’Arte. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Municipalità di Venezia Murano-Burano e ha coinvolto artisti locali e internazionali. I giovani curatori hanno indagato sulla situazione socio culturale e ambientale di Venezia, la quale diviene emblema di criticità globali che rischiano di diventare irreversibili. Alla luce delle questioni affrontate, il tema portante della manifestazione è quello della cura, declinato nella sua duplice accezione di terapia e di prevenzione. I progetti site specific proposti dagli artisti, infatti, sono stati contrassegnati da un forte carattere partecipativo, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente il tessuto sociale della città.

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2018 – All’estero & Dr K. Takes the Waters at Riva: Version A

E’ il titolo della mostra collettiva con opere di Whitney Claflin | Stephan Dillemuth | Rochelle Goldberg | Nick Mauss | Sophie Reinhold | Mark Van Yetter | Miriam Yammad.

A cura di Saim Demircan e degli studenti della School for Curatorial Studies Venice. Sedici giovani curatori si sono riuniti a Venezia, da giugno a settembre 2018, per frequentare la School for Curatorial Studies Venice. Da questa esperienza, coordinata dal curatore Saim Demircan, nasce All’estero & Dr. K. Takes the Waters at Riva: Version A, un’esposizione collettiva di artisti internazionali: Whitney Claflin, Stephan Dillemuth, Rochelle Goldberg, Nick Mauss, Sophie Reinhold, Mark Van Yetter e Miriam YammadIl titolo fa riferimento ai Capitoli 2 e 3 di Vertigo, romanzo di W.G. Sebald, dove l’autore tedesco racconta due viaggi da Vienna a Venezia. Il primo, una sua visita nella citta Lagunare nel 1980, riportato in prima persona, e un secondo viaggio dove Sebald si immagina di essere Dr. K – o meglio Franz Kafka – ispirandosi a una trasferta documentata dello scrittore nel 1913 a Venezia.

Ripetizione, sdoppiamento, melancolia e vertigine. Il destino gioca con loro come fossero marionette e l’impostazione del racconto sembra essere un gioco labirintico. Cos’è la realtà, cos’è la finzione? Cosa è la storia e cosa è la contemporaneità? Sebald naviga tra ragione e paranoia, creando così un viaggio anche nella topografia e storia dell’Europa. Il gruppo di giovani curatori usa i capitoli di Vertigo come strumento per creare display e narrazione di un’esposizione che si sviluppa su coincidenze, labirinti, riflessi e effetti di sdoppiamento.

Nick Mauss

Nick Mauss

Press clipping

2018 – What is more contemporary than contemporary?

E’ un progetto a lungo termine che riunisce i più influenti collezionisti internazionali per confrontarsi e riflettere sugli sviluppi dell’arte contemporanea e del suo mercato.

I primi quattro interventi hanno visto la partecipazione di Antonio dalle Nogare, del brasiliano Pedro Barbosa, del belga Alain Servais e del tedesco Karsten Schmitz, dove stato possibile confrontarsi con le mutazioni del sistema dell’arte, e da cui è emerso il ruolo dinamico svolto dal collezionista contemporaneo in un panorama in continuo fermento. La School for Curatorial Studies Venice ha invitato figure che cercano di superare i canoni della classica forma di collezionismo, per fungere da catalizzatori dell’innovazione artistica. Gli incontri con alcuni dei più rinomati collezionisti d’arte internazionali è organizzato in collaborazione con The Gritti Palace, Luxury Collection Hotel e l’Hotel Danieli, Luxury Collection Hotel.

I video degli incontri:

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Alain Servais at the Danieli Hotel

Alain Servais at the Danieli Hotel

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Presso gli spazi di via Garibaldi a Venezia ai numeri 992/a, 994, 996 e 1830 in collaborazione con la Venice Art Projects

All’interno di una ex macelleria, una ex falegnameria e una ex latteria, in una delle zone più vive di Venezia, i giovani curatori hanno scelto di intervenire con degli allestimenti pensati per gli spazi, valorizzando la storia di questi luoghi e l’operato dei artisti.
Espongono: Ruth Beraha, Marco Casella, Oscar Isaias Contreras Rojas, Daniele Costa, Fabio De Meo, Chiara Enzo, Andrea Grotto, Xhimi Hoti, Alberto Luparelli, Francesco Nordio, Polisonum, Francesco Pozzato, Barbara Prenka, Matilde Sambo, Matteo Vettorello.
Secondo Boris Groys la vita di un’opera d’arte inizia solo quando entra a far parte della collezione di un museo, ma egli denuncia anche l’incapacità di queste istituzioni di riuscire ad esporre ciò che è veramente contemporaneo, evidenziando così un “ritardo strutturale”.
Ma allora cosa ne è dell’operato di un artista prima che trovi il proprio posto all’interno di una collezione museale? È possibile cogliere e valorizzare le potenzialità di una ricerca artistica ancora emergente? E come?

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2017 — HOW MUCH IS TOO MUCH? – A plus A gallery.
28 settembre 2017 – 31 gennaio 2018
Le città globalizzate presentano quotidianamente liste infinite di cose da fare, vedere, produrre e consumare. Per superare questa situazione organizziamo, gerarchizziamo, creiamo categorie per ogni cosa: argomenti, oggetti, eventi, emozioni. In questa trappola di stimoli emotivi e fisici, ci domandiamo, come possiamo filtrare questa eccedenza? Come riusciamo a selezionare? Come archiviamo le nostre scelte?
Confrontandosi con l’urgenza di queste domande HOW MUCH IS TOO MUCH? invita i visitatori ad inoltrarsi in un percorso coinvolgente per scoprire il contenuto e la sostanza dei nostri archivi sensoriali, fermandosi e riflettendo sulla nostra necessità di archiviare. Invece di lasciare che questo
processo di costruzione di un’immensità di sistemi strutturati continui la sua corsa inarrestabile, prendiamoci del tempo per esaminare e ricordare quei contenuti conservati nei meandri più intimi del nostro spirito.
Il percorso si sviluppa attraverso l’opera di: Amelia Crouch (UK) | Oliver Czarnetta (GER) | Sam Ekwurtzel (USA) | Daniel Faust (USA) | Benjamin Hirte (AT) | Paloma Muñoz & Walter Martin (USA) | Giles Round (UK) | Vanessa Safavi (CH) | Aki Sasamoto (JAP)
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2017 — COMMAND-ALTERNATIVE-ESCAPE – Giardino Thetis Venezia
COMMAND-ALTERNATIVE-ESCAPE è una mostra site-specific che guarda in maniera critica alle soluzioni individuali che, giornalmente, gli uomini adottano per risolvere il duello tra libertà e sicurezza.In un mondo globalizzato, in cui l’accesso alle informazioni appare democratico ed illimitato e i confini geografici e culturali hanno lasciato il posto ad una collettività più ampia, eterogenea e sempre connessa, il risultato di questo eccesso di libertà sembra essere un ripiegamento su se stessi. Il crescente smarrimento di fronte ad un mondo senza barriere, aperto alla libera circolazione di merci e persone, fa sì che aumentino esponenzialmente quelle misure di sicurezza che rappresentano -a ben guardare- una limitazione preoccupante delle libertà personali.
Comunicato stampa

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2016 — Good Night, and Good Luck
La lunga crisi globale che stiamo vivendo, per alcuni la fine di un’era, sembra priva di una soluzione. Il mondo sta cambiando davanti ai nostri occhi a una velocità inimmaginabile fino a pochi anni fa. Siamo ossessionati dall’obsolescenza. Siamo abbandonati a noi stessi, impegnati a mangiare cibi biologici, a fare esercizio fisico, a interagire con il resto del mondo, un’instancabile forza lavoro impegnata a produrre un’economia per cui non siamo retribuiti. il mondo fatto a nostra immagine e somiglianza, in fin dei conti non è così bello come pensavamo. E non possiamo più photoshopparlo. A partire da questi interrogativi, le curatrici, le quali, grazie alla varietà di background e provenienza, hanno avviato una serie di ricerche basate sull’idea che, oggi, il management del visuale costituisce una forma di potere. Comunicato stampa

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8 The Cool Couple, Karma Fails, Good Night, and Good Luck! A plus A Gallery, Venezia, 2016 - Copia

2016 — From the city
From the city — dal 25 al 31 maggio 2016 — Operando in stretta collaborazione con i giovani curatori della Scuola, artisti italiani e internazionali sono chiamati a realizzare interventi di arte pubblica, performativa e relazionale che attivino una riflessione sullo statuto dell’arte e sulle sue potenzialità di aggregazione, inserendola nel più ampio panorama delle dinamiche che intercorrono tra questa e la città contemporanea. A questo scopo Venezia si presta in maniera emblematica. La città rappresenta infatti la sintesi di due tendenze apparentemente in contrasto: la preservazione di strutture tradizionali radicate in un immaginario collettivo pressoché immutato e le complesse trasformazioni economiche e sociali che negli ultimi decenni ne hanno alterato drasticamente l’essenza. Comunicato stampa

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2015 — Symphony of Hunger
Symphony of hunger è una mostra nata dalla collaborazione con Fondazione Bonotto, la mostra cerca di stimolare nuove connessioni e relazioni attraverso una serie di opere di artisti affermati ed emergenti in dialogo tra loro. I temi esaminati si susseguono partendo dal desiderio, gusto, digestione e scarto, orchestrati attraverso un modello curatoriale sperimentale in cui l’esplorazione organica di fame corporale si evolve in un’indagine socio-politica ed estetica. Comunicato stampa

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2015 — Rob Puitt’s Flea Market
Dal 5 all’8 Maggio 2015, in occasione delle giornate di anteprima della Biennale Arte, l’artista americano Rob Pruitt (1964) presenta, per la prima volta a Venezia, il suo celebre progetto “Rob Puitt’s Flea Market”. L’evento avrà luogo presso la A plus A Gallery e sarà organizzato in collaborazione con gli studenti del “22° Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee”, presso la The School for Curatorial Studies Venice. Il progetto è a cura di Tommaso Speretta. Con questo lavoro Rob Pruitt invita la comunitò artistica internazionale a collaborare con artisti locali nella creazione di un mercatino delle pulci dove la dimensione artistica e commer- ciale si fondono nella vivace atmosfera tipica dei mercati all’aperto. Comunicato stampa & video

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2014 — Place to Place
A febbraio 2014 inaugura “Place to Place”, la mostra curata dalle studentesse del 20° Corso. place to place traccia una mappatura plurale di luoghi astratti o reali in cui l’arte dimostra di essere un dispositivo libero di essere intercettato, modificato e (ri)plasmato secondo le attitudini del tempo che si presta a vivere; ciò che ne consegue è una geografia affettiva e profondamente umana. Essa si riconosce nella polisemia dell’arte contemporanea ponendo delle domande sui luoghi delle nostre memorie individuali e collettive, sui nostri affetti e sulle nostre origini. A questa ventesima edizione hanno partecipato ventidue giovani curatrici provenienti da tutta Italia che hanno lavorato a stretto contatto con artisti e operatori del mondo dell’arte per dare vita ad una mostra collettiva con sette artisti italiani e internazionali provenienti da Torino, Milano, Venezia, Roma, Spagna, Albania e Lituania: il collettivo Guerrilla Spam, Dritan Hyska, Ryts Monet, Margherita Morgantin, Alice Pedroletti, Agne Raceviciute e Pablo Valbuena. Video della mostra & Comunicato stampa

2013 — This Age
el gennaio 2013 si inaugura “ThisAge”. Disagio e smarrimento di una società in continuo mutamento e di cui non sempre riusciamo a cogliere la vera connotazione. Questo è il tema indagato dagli studenti del 19° Corso che attraverso fotografie, video, installazioni, interventi di sound-art e opere interattive, tenta di manifestare il disagio di un’epoca caratterizzata da incertezze economiche, guerre e da una società in rapida trasformazione che incide inesorabilmente sul nostro vivere quotidiano. Una situazione che si esplicita nel lavoro di numerosi artisti che rispondono con opere che testimoniano una visione spietata e crudele di una realtà spesso ostile. Comunicato stampa

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2012 — This place
This place è il titolo della mostra allestita nelle vetrine e nei bar di Campo Santa Margherita a Venezia, progetto espositivo ideato da Marta Carboni e realizzato dai partecipanti al 17° Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee. Una  iniziativa che mira a sviluppare e promuovere le forme artistiche in continuità con il contesto urbano. All’interno dei locali di campo Santa Margherita hanno preso forma alcuni interventi di giovani artisti che hanno creato un percorso originale composto dai loro linguaggi individuali. Comunicato stampa

2012 — Percettivo Imperfetto
Nello stesso anno nasce Percettivo Imperfetto, il progetto espositivo ideato e realizzato dai partecipanti al 17° Corso. Diciotto curatori e dieci artisti lavorano insieme per indagare la percezione della natura da parte dei sensi dell’uomo. I lavori presentati in mostra costruiscono un percorso di lettura possibile, orientata a rappresentare l’estetica delle esperienze percettive. Attraverso un’attenta attività di monitoraggio delle tendenze e delle novità artistiche presenti sul territorio, durante i laboratori del corso sono state presentate le ricerche e i progetti di più di 40 giovani artisti, selezionati sulla base dell’interesse che il loro lavoro ha suscitato nella scena contemporanea. Comunicato stampa

2011 — Costruzione.00 e Costruzione 0.1
Nel 2011 da un’idea di Federica Sosta nascono Costruzione.00 e Costruzione 0.1 due appuntamenti domenicali con l’intenzione di creare una situazione per la città e gli artisti di Venezia che privilegi la libera espressione, la collaborazione e l’attitudine alla condivisione. Ospita progetti interdisciplinari ma connotati dalla volontà di sperimentare e ricercare nuove possibilità espressive e di curatela. Comunicato stampa

2011 — B x H x Me
La mostra B x H x Me ideata dal 18° Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee trae spunto dalla lettura del romanzo “Flatlandia “di Edwin Abbott, sviluppando una riflessione sul tema dello spazio espositivo, inteso come luogo dinamico a cui i soggetti si relazionano amplificandone i contenuti e moltiplicandone le dimensioni rispetto alla propria individualità. Un tema in cui il confine che divide percezione e astrazione diventa labile, permettendo agli otto artisti esposti di slittare tra realtà ed utopia. Comunicato stampa

2010 — Bé
Bé è il simbolo della scala di Baumé utile a misurare la densità di una soluzione acquosa al fine di individuare la percentuale di sale presente in un liquido. Incipit che dà il nome ad un esperimento espositivo teso a “misurare” una generazione di artisti formati all’Accademia di Belle Arti di Venezia attraverso il metro di giudizio di coetanei: curatori del 15° Corso per Curatori. Un progetto del Dipartimento delle Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti presso il Magazzino del Sale n° 3, spazio espositivo dell’Accademia. Comunicato stampa

2010 — Hotel International
Nel 2010 A plus A e gli studenti della 15° edizione del Corso curano la mostra “Hotel International” con la partecipazione di quattro giovani artisti: Nebojsa Despotovic, Goran Gogic, Thomas Braida e Aleksander Veliscek. Per l’occasione il pubblico è catapultato in un’altra realtà, geograficamente limitrofa a quella italiana: l’area dell’ex Jugoslavia, terra d’origine degli artisti coinvolti. Comunicato stampa

Curatorial Studies Venice with artists and students in A plus A Gallery

2009 — ZTL. Zona a traffico limitato
La A plus A ha poi avuto il piacere di ospitare la mostra ZTL. Zona a traffico limitato a cura del 13° Corso per Curatori: una performing installation nata dal confronto tra gli aspiranti curatori e quattro giovani artisti: Andrea Cazzolato, Neil Barbisan, Nereo Marulli e Stefano Zatti. Da questa sinergia si è sviluppato un progetto di mostra focalizzato sulla fruizione di uno spazio espositivo. Attraverso la trasformazione degli ambienti della A plus A il visitatore, con un gioco illusionistico è stato soggiogato dalla natura degli spazi modificati, dove assumeva il ruolo di protagonista. Comunicato stampa

2009 — Scacco alla Regina
Nel 2009 la neo-associazione 22:37 ha aperto il suo percorso curatoriale con la mostra Scacco alla Regina, curata da Zara Audillo, Marta Ferretti e Silvia Giorgetti, cui hanno preso parte le artiste Elvira Biatta, Rosaria Boemi, Chiara Fumai, Silvia Giambrone e Stefania Migliorati. Scacco alla Regina ha proposto una riflessione sull’arte e le sue regole, intese sia come linguaggio personale dell’artista sia come norme prestabilite che regolano il rapporto tra l’opera, l’artista, lo spettatore e le metodologie di produzione e consumo dell’arte. Comunicato stampa

Il progetto

2008 — Accade. Mutazione contemporanea
Nel corso del 2008 è nata l’associazione culturale Attivarte composta da un gruppo di giovani curatori che ha ideato e sviluppato Accade 2008 – Mutazione contemporanea.
I nostri laboratori sono stati arricchiti dalla sinergia creata tra il Corso per Curatori di Mostre ed eventi d’Arte e il Corso per Comunicatori di Eventi Artistici dalla cui unione è nata la mostra Di-Visioni/Visioni-Di. Comunicato stampa

2007 — Genius Loci. I giardini segreti di Venezia
Genius Loci– I giardini segreti di Venezia, è un altro progetto di successo creato da curatori formati da XAC. Dal 23 giugno al 15 luglio 2007 la città di Venezia ha infatti avuto modo di riscopre sé stessa e di rinnovarsi con l’apertura a turisti e cittadini di una straordinaria selezione dei più incantevoli giardini privati della città, arricchiti dalla presenza di esposizioni temporanee di una serie di opere scultoree e di installazioni site-specific, realizzate da numerosi artisti italiani ed internazionali. Comunicato stampa

2007 — Accade
Nel corso della primavera 2007 – dal 9 marzo a 31 maggio – un gruppo di studenti formati presso il nostro Corso ha presentato la prima edizione del progetto Accade. Il gruppo di giovani curatori – più di una ventina provenienti da esperienze culturali e professionali diverse – ha organizzato un evento espositivo di arte contemporanea che ha coinvolto dieci gallerie private della città di Venezia. La stessa A plus A ha ospitato la mostra Decalogo 5, settimo appuntamento di questo percorso itinerante per la città di Venezia.

2007 — V.I.T.R.I.O.L.
La mostra collettiva V.I.T.R.I.O.L. curata nel novembre 2007 da Roberta Gucci Cantarini ha riunito le opere di artisti internazionali che hanno utilizzato linguaggi e mezzi eterogenei come bisturi per portare alla luce alcune dinamiche che governano la vita dell’uomo contemporaneo. Comunicato stampa

2007 — Esercizi di stile. Giovani artisti e curatori a confronto
A partire dalla 10° edizione del Corso i nostri programmi sono stati ulteriormente arricchiti da laboratori nei quali i corsisti sperimentano sul campo le nozioni teoriche acquisite; un tentativo per i curatori di cimentarsi con la strutturazione di un evento ospitato negli spazi della scuola. Nel 2007 i giovani creativi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e gli studenti del 10° Corso curano insieme l’evento “Esercizi di stile. Giovani artisti e curatori a confronto”, il cui obiettivo è scoprire e promuovere le eccellenze emergenti sul territorio, introducendo le nuove leve – curatori e artisti – nel circuito dell’arte contemporanea. Comunicato stampa

2005 — Zone di transito
Zone di Transito è stata organizzata nel 2005 a conclusione del Corso. La mostra è nata con lo scopo di riflettere sul tema dell’identità individuale e culturale nella società contemporanea e ha chiamato a partecipare alcuni giovani artisti i quali hanno dato forma alla loro personale concezione del tema, tramite l’interpretazione degli spazi della galleria. Comunicato stampa

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